Notule

 

 

(A cura di LORENZO L. BORGIA & ROBERTO COLONNA)

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XX – 14 ottobre 2023.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: BREVI INFORMAZIONI]

 

COVID-19: misure precise circa il rischio attuale di contagio da SARS-CoV-2. Gregory Lane e colleghi hanno analizzato oltre 300 campioni di respiro di 43 persone affette nel corso di 3 settimane: per otto giorni dall’inizio dei sintomi i partecipanti allo studio emettevano con gli atti espiratori mediamente 80 e individualmente fino a 876 copie di RNA virale al minuto. Solo dopo l’ottavo giorno si aveva un crollo della concentrazione virale fino a livelli teoricamente non infettanti, raggiunti con certezza al ventesimo giorno. I ricercatori hanno calcolato che, in uno spazio chiuso come un ascensore, un affetto può infettare una persona nel giro di 20 secondi; un ammalato che elimina il tasso più basso di RNA virale misurato renderebbe infettiva l’aria dell’ascensore in 3-4 minuti. Naturalmente, se si aspira da vicino una boccata di espirato basta una sola inspirazione per contagiarsi[1]. Lane ha dichiarato che dopo questo studio ritiene sia necessario l’isolamento delle persone affette almeno per otto giorni, e che la direttiva dell’autorevole US CDCP di 5 giorni di isolamento + 5 giorni in cui si esce con la mascherina, sia del tutto insufficiente.

Le tecniche di rilevazione adoperate dai ricercatori in questo studio sono superiori a quelle degli studi precedenti; tuttavia, i numeri potrebbero essere approssimati per difetto secondo Coleman della University of Maryland School of Public Health in College Park, che ha paragonato dispositivi e procedure adottate per il rilievo sull’uomo alle apparecchiature e ai metodi impiegati in laboratorio. In conclusione: è preferibile negli spazi chiusi pubblici proteggersi ancora con la mascherina ed è necessario imporre alle persone positive al tampone l’isolamento di almeno otto giorni. [Cfr. Lane G. et al., Quantity of SARS-CoV-2 RNA copies exhaled per minute during natural breathing over the course of COVID-19 Infection, medRxiv (article in process of peer-reviewing) – AOP doi: 10.1101/2023.09.06.23295138, 2023].

 

Come apprende una medusa caraibica priva di cervello? Tripedalia cystophora, una cubomedusa caraibica che non produce la sindrome di Irukandji da veleno di medusa, usa efficacemente la vista per manovrare tra le radici di mangrovie nelle lagune tropicali dove va a predare piccoli crostacei. Jan Bielecki e colleghi hanno dimostrato che la medusa è capace di apprendimento associativo, e tale apprendimento è basato sulla combinazione di stimoli visivi e meccanici memorizzati. L’animaletto acquatico è capace di imparare a puntare ed evitare gli ostacoli. Gli autori dello studio parlano di “connessioni mentali” senza cervello: il sistema nervoso è costituito da 4 ropali – ciascun ropalio è provvisto di 6 occhi e 1000 neuroni – che si sono rivelati strutture in grado di apprendere. [Current Biology – AOP doi: 10.1016/j.cub.2023.08.056, 2023].

 

Le fusa del gatto: un annoso mistero per la fisiologia vicino ad essere risolto. La neurofisiologia ha appreso molto dall’osservazione del gatto (Felis silvestris catus), che ha fornito risposte a varie domande sorte nello studio dei mammiferi, ma l’origine e il controllo delle fusa rimane un mistero, perché non è stata individuata la via nervosa del controllo cerebrale e il felino sembra produrle non intenzionalmente. Un nuovo studio ha scoperto dei cuscinetti fibrosi inclusi nelle corde vocali e circondati da tessuto adiposo, che consente loro di vibrare producendo suoni di bassa frequenza (20-30 Hz): la laringe può produrre passivamente questo suono senza contrazione muscolare da segnale neuromotorio proveniente dal cervello.

David Rice, ingegnere biomeccanico che studia la meccanica delle fusa, non è convinto e aspetta che si scopra il controllo nervoso. Christian Herbst, l’autore principale del nuovo studio, ipotizza che le fusa possano essere prodotte da una combinazione di controllo neuronico e oscillazioni auto-sostenute automatiche. [Cfr. Phie Jacobs, Science, October 2023].

 

Chi non vuole che lo “scarafaggio Hitler” e la “farfalla Mussolini” cambino nome? Tre insetti scoperti all’epoca dei due dittatori ebbero la denominazione eponima celebrativa, cui oggi si oppongono i ricercatori e gli studiosi di scienze naturali, che chiedono un cambio del nome adducendo sacrosante ragioni etiche, per non voler celebrare la memoria di responsabili di massacri ed eccidi. In onore del Führer si denominò nel 1937 lo scarafaggio cieco Anophthalmus hitleri; in precedenza gli era stato intestato un insetto fossile; in Italia si denominò una farfalla libica Hypopta mussolinii. Il Financial Times ha riportato che collezionisti neonazisti pagano migliaia di dollari pur di accaparrarsi un campione dello scarafaggio e metterlo in mostra.

L’International Commission on Zoological Nomenclature (ICZN) si è opposta alla richiesta, sostenendo che il cambio di nome ingenererebbe confusione tra i ricercatori e andrebbe contro il principio a fondamento della commissione, ossia la garanzia di uniformità e stabilità della nomenclatura. La nostra società scientifica è schierata a sostegno della richiesta di cambiamento della denominazione, e obietta alla ICZN: 1) per evitare problemi basterebbe definire un periodo di transizione in cui il nuovo nome è seguito in parentesi dal vecchio; 2) non vi sono problemi di uniformità e stabilità perché non si mettono in discussione i criteri di classificazione, ma solo l’attribuzione eponima arbitraria; 3) vi sono stati già vari casi di cambiamento di nome per ragioni scientifiche e ciò è avvenuto senza problemi.

Infine, ci piace sottolineare come sia segno della libertà degli studiosi dedicare una nuova specie a persone con una rappresentazione positiva nell’immaginario collettivo: sulla scorta del “Cactus John Wayne”, così denominato perché appariva nei suoi film ma non era mai stato classificato prima dai botanici, un coleottero e un albero sono stati dedicati a Leonardo Di Caprio, noto appassionato di scienze naturali. [Live Science e BM&L-International, ottobre 2023].

 

Smentita una tesi classica da impronte umane dell’Era Glaciale in America. È una nozione consolidata l’arrivo dell’uomo nel nuovo continente almeno 5.000 anni dopo quell’epoca, ma la suggestiva immagine che ha fatto il giro del mondo delle impronte di piedi trovate presso un antico lago del New Mexico (USA) testimonia una presenza antropica datata tra 23.000 e 21.000 anni fa. Il primo studio sulle impronte è stato criticato per il metodo di datazione con 14C. Un nuovo studio in pre-pubblicazione in questi giorni, anche grazie alla OSL (optically stimulated luminescenze) ha confermato oltre ogni dubbio la datazione. Questa scoperta sconvolge tutta la ricostruzione delle ragioni e delle rotte seguite a partire dal 16.000 a.C. dai primi migranti in America, perché la presenza antropica durante l’ultima era glaciale potrebbe voler dire un arrivo prima della glaciazione. [Kathleen Springer (coautrice) per Lizzie Wade, Science 5 Oct., 2023].

 

Il DNA di coppie sepolte insieme nell’Età del Bronzo rivela cose inaspettate. Nel sito archeologico di La Almoloya nell’estremo sudest della Spagna, dove già era stata trovata in un’urna di un metro di diametro una donna ventenne con un luccicante diadema d’argento sulla fronte insieme con un uomo di mezza età, ora sono in corso studi sul DNA che rivelano straordinari fatti di quella remota epoca preistorica. La coppia ritrovata in passato era probabilmente quella dei sovrani di un “protostato” dominatore della penisola iberica per 700 anni, a partire dal 2.200 a.C.

La realizzazione di giganteschi alberi genealogici ha rivelato una solida tradizione matrimoniale presente già nell’Età del Bronzo: le giovani donne lasciavano la famiglia di origine e andavano a vivere col proprio uomo.

Sembra che le donne avessero un ruolo cruciale nel creare le reti di rapporti sociali, le basi culturali e l’organizzazione politica delle comunità. Si indaga il modo in cui si configurava la struttura sociale, mentre si ha già certezza del culto degli antenati. [Cfr. Curry A., Science, October 2023].

 

Da Epicuro a Francesco d’Assisi: perché la riprovazione dell’arricchimento rimane inascoltata. Dagli anni Novanta, indagini sociologiche sul grado di soddisfazione o “felicità” dei popoli dei cinque continenti hanno dimostrato che la gente più felice della propria vita non è quella più ricca; studi psicologici recenti hanno accertato che alcuni popoli di cultura latino-americana in cui la massima parte dei cittadini si dichiarava soddisfatta della propria vita, non erano assillati dalla necessità di arricchirsi, di raggiungere un alto livello economico, di dare senso alla vita attraverso le carriere, di ottenere e mostrare degli status symbol al fine di essere riconosciuti.

Non tutti hanno presente l’opinione di Epicuro sui beni materiali e, infatti, si sente talvolta etichettare come “epicurei” degli edonisti dei nostri giorni, che vivono nel lusso e nello spreco.

Ricostruiamo il pensiero del filosofo di Samo[2] dalla raccolta di Sentenze e frammenti[3]. Innanzitutto abbiamo un giudizio: “Smodato amore di ricchezze, se contro giustizia, è cosa empia; con giustizia, è turpe; sordidezza di risparmi, quand’anche non si contravvenga alle norme del giusto, è contraria al decoro” (60). Poi, un’esperienza: “Per molti diventare ricchi non fu la fine dei mali, ma il principio di nuovi e maggiori” (61), e delle deduzioni: “Nulla basta a colui al quale sembra poco ciò che basta” (62); “A chi poco non basta, a costui nulla basta” (63); “Se ad alcuno ciò che ha non gli sembra più che abbondante, sia pure il signore del mondo, è un infelice” (64).

Epicuro, poi, riconduce la povertà all’essenzialità necessaria a perseguire fini naturali: “Povertà misurata al fine che è proprio della natura, è gran ricchezza; ricchezza che non ha limite a cui riportarsi, è gran povertà” (69). E poi: “Povertà regolata sulla legge della natura è gran ricchezza” (71); “Povertà lieta è cosa nobile” (72); “Il saggio lo fa ricco la natura” (73); “Meglio per te giacere sicuro sulla paglia che trepidare su letto d’oro e tra laute mense (75).

San Francesco d’Assisi, fondatore del primo ordine mendicante della storia, ha vissuto fino all’estremo dell’indigenza e dell’inedia l’esperienza della povertà, insegnando con l’esempio quanto l’impegno negli ideali etici dello spirito valga già in questa vita più dell’accumulo di ricchezze. Per tutti i tesori di insegnamento che ci ha lasciato e per l’esempio che abbiamo dalla lettura della sua biografia nella Legenda Major di San Bonaventura da Bagnoregio, valga questa lapidaria frase che illustra il voto del distacco dalle cose di questo mondo con l’eloquente semplicità tipica del poverello di Assisi: “La povertà consiste nel non fare più caso al denaro che alla polvere della strada”.

La riflessione di senso su valori ideali o religiosi oggi è molto carente, e in alcune società sembra del tutto scomparsa. Dunque, non meraviglia che Epicuro e Francesco rimangano littera morta. L’organizzazione della vita di oggi, basata sulla monetizzazione del valore e su risorse di pagamento non irrisorie per la sola sopravvivenza, è addotta come giustificazione per la generale priorità attribuita alle attività remunerate e quale argomento a sostegno di un “essere al passo coi tempi” e conformi all’immagine del cittadino riflessa dallo specchio mediatico, caratterizzata dall’eliminazione di ogni riferimento alla dimensione speculativa e spirituale della realtà umana.

Anche le rovine degli edifici filosofici e religiosi del passato, e i nuovi simulacri, sostenuti nel presente dalla buona volontà di singoli o di associazioni, sono di fatto sottomessi nella realtà pratica alla struttura di senso economico-politica, che pervade ogni aspetto della vita pubblica e sociale, incidendo anche su quella individuale. La povertà non è prevista, né ammessa dall’ordine sociale, e il suo valore è sconosciuto, taciuto o dimenticato. [BM&L-Italia, ottobre 2023].

 

Notule

BM&L-14 ottobre 2023

www.brainmindlife.org

 

 

 

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[1] Non si dispone ancora di stime della media percentuale di molecole di RNA virale realmente infettante sul totale di quelle espulse dall’apparato respiratorio, dunque gli autori dello studio l’hanno approssimata su base deduttiva razionale.

[2] I genitori erano Ateniesi trasferiti come coloni a Samo, dove nacque Epicuro.

[3] Epicuro, Sentenze e frammenti, in appendice a Epicuro, Lettera sulla felicità, pp. 59-74, “I Classici Blu” Rizzoli, Milano 2005.